venerdì 28 settembre 2007

ADDIO VIDEOTECA

Premessa: non è una delle mie solite tirate compassionevli e malinconiche.
Soltanto un tributo al posto che, per anni e anni, è stato come una casa.

I tempi sono cambiati e grazie alla ceppa ce n'eravamo accorti già con l'avvento di un cd(va bè, chiamiamolo DVD per fare i pignoli) che ti permette di vedere i film in risoluzione stellare. Appena uscito sul mercato, il lettore dvd, come tutte le porcate tecnologiche, aveva un prezzo che pochi potevano pagare. Col tempo e leggi di mercato, è diventato alla portata di tutti, anche di chi non se lo merita.
Le vhs, LE PELLICOLE, hanno cominciato a dissolversi come ghiaccio al sole.
Era la fine di un epoca.
Eppure, andando in videoteca, potevi ancora scegliere: pellicola o plastica.
Il cinema è atmosfera, il cinema è magia... aggettivi che non si possono affibiare al sostantivo "plastica". La plastica è fredda, è vuota, non dice niente... ed è il futuro.
Eri libero di scegliere, in tutti i sensi; potevi guardarti Matrix come preferivi: atmosfera o freddezza digitale.
"Libero arbitrio" è la prima cosa che mi viene in mente.
Adesso, le videocassette non esistono più... le videoteche non esistono più.
Quel bottegaio mite, che il più delle volte non capiva neanche di checcazzo parlavi, è stato sostituito da delle macchinette...
Adesso il videotecaro è UN GUFO DEL CAZZO... e in sottofondo un orribile canzoncina formato midi, che ti mette fretta, ti alita malati megahertz sul collo, ti dice "dai, sbrigati che c'è altra gente che deve noleggiare" e tu stai li in soggezione e non sai quale film prendere perchè sono tutte cagate, per lo più patetici "straight to video" che non vedresti neanche se ti offrissero il biglietto al cinema.
Questa gente, NOI, abbiamo ucciso l'arte, il cinema... e il suo tempio. Non dovevamo comprare i dvd. Anch'io ho fatto questo errore.
Se vuoi vedere un film di sei mesi fa, te lo puoi scordare, perchè ormai è preistoria e "la macchina"non te lo da.
Stanno a scassare le palle con la pirateria... e se volessi vedermi qualche film uscito un pochino prima di quattro minuti fa???
Cazzo, non c'è neanche un "classico", come a dire "la buona volontà ce la stiamo mettendo tutta".
Questo post è un inno alla pirateria: scaricate scaricate e scaricate. Lo so, non c'è bisogno che ve lo dica io(già lo fate, schifosi!!).
Quando scarichi un cd, lo metti in culo a una multinazionale stramiliardaria; i gruppi musicali, non beccano un cazzo dalla propria arte. Rimangono a galla soltanto coi concerti. Quindi andiamo ai concerti e scarichiamo come cessi.
Avete visto quella pietosissima pubblicità anti pirateria dove c'è la ragazza che dice al suo pseudo ragazzo che è uno sfigato perchè "mi hai invitata a casa tua per vedere un film pirata. Vado al cinema con Marco".
Ceto, una così va al cinema a godersi la fantastica fotografia e i catartici dialoghi di Ingmar Bergman.
Quella è andata al cinema perchè Marco è l'unico in grado di farla venire.
Lei, con Marco, tocca il cielo con un dito.
E poi se lo lecca pure, quel dito.
Capito??
"Non sei sfigato" se dai i soldi a dei coglioni che pensano che "arte" significhi "pompini e veline".
"Sei uno sfigato" se non paghi la cocaina a gente che ha tanti di quei soldi che potrebbe tappezzarci la crosta terrestre.
Questo vogliono insegnarci... e pensano che la morale conti qualcosa... HAHAHAHAHAHAHAHAHAH
Dove cazzo andremo a finire??

ps. ANNUNCIO PER LA RAGAZZA DELLO SPOT: SE ANCHE MARCO TI HA PORTATO A VEDERE QUALCHE FILM TAROCCO, VIENI A CASA MIA CHE HO IL FILMINO DELLA MIA PRIMA COMUNIONE...
E' ORIGINALE, LO GIURO.
Scherzavo, ovviamente l'ho scaricato da Emule in quattro ore.
Emule ha te.
ECCO LO SPOT SULLA PIRATERIA CHE APPROVO. GUARDATE ATTENTAMENTE
pps. ho appena rivisto quello spot; ho detto che quello con cui va al cinema la mia signora si chiama Marco... ho sparato a cazzo il primo nome che m'è venuto in mente.
ERA QUELLO GIUSTO.
Quanto cazzo siete scontati, vergogna... sicuro di cognome, Marco fa Rossi

lunedì 24 settembre 2007

REGISTI DI HOLLYWOOD CI AVETE INGANNATO





Premessa: questa espressione da culo, non è autocompiacimento.
Da notare gli occhi.
OK.
TITOLO:
REGISTI DI HOLLYWOOD, CI AVETE INGANNATO

Ci hanno preso per il culo.
Una macchina che prende fuoco, non esplode.
Mai.
In film e film, abbiamo visto quella dannata macchina, saltare in aria come l’attore Tony Jaa di “Ong Bak”, e riscendere prepotentemente al suolo, distruggendo qualsiasi cosa nel raggio di duecento chilometri.
Sono le 2:30am.
Anche stanotte non riesco a dormire. Appena chiudo la luce, il cuore comincia ad andare avanti e indietro, nella cassa toracica, nelle orecchie e nelle tempie, come se fossi uno zombie tarantolato in fase avanzata. Ho caldo, quasi penso “ecco il delirium tremens; dovevo andarci piano con l’alcool”.
In una settimana avrò dormito, sparse, cinque o massimo sei ore.
Quando entro in fase rem, il buio inizia a girare e, anziché vedere il sogno nitido e chiaro, come fosse realtà, il corpo completamente paralizzato, e gli occhi che si muovono come quelli di un pistolero di qualche western sborone alla John Woo, succede tutto il contrario; il soffitto onirico si avvicina e si allontana a velocità insopportabile, impedendomi di sognare e dormire. Ricorda terribilmente quando sei ubriaco lercio e ti metti a letto, tentando invano di dormire.
Mi alzo e metto nel lettore dvd il primo film che mi capita sotto mano, “I ragazzi del massacro”.
Gran bel film, Fernando di Leo, più lo conosco e più mi fa godere… roba di cui andare fieri.
La pellicola risulta bella tosta dal punto di vista sociale e grafico(se ci si immedesima in una persona di vent’anni(nel 1967) e va al cinema, ignara di ciò che lo aspetta.
I film di Di Leo, soprattutto quelli tratti dai romanzi di Scherbanenko, sono da antologia, pietre miliari irrinunciabili.
Sono le 4:00, forse comincio ad accusare pesantezza alle palpebre.
Meglio accendersi un ristoro.
Vado sul balcone, accendo e aspiro, gustandomi insieme al sapore del fumo, quello della caramella mou alla fragola che ho appena scartato.
Sono sul punto di dormire.
Un demone sonoro, di luce abbagliante, appare in via Vezzola 50.
Aspetto qualche secondo, intorpidito dal sonno e dal fumo.
A cento metri da casa mia, qualcosa ha preso fuoco.
Rientro a prendere gli occhiali.
Esco e ho la conferma; Peppe il barista ha cacciato dal suo locale la persona sbagliata.
Le fiamme, pian piano, si alzano al cielo.
Il rumore è quello del classico falò, brace scoppiettante.
Prendo il telefono, chiamo i carabinieri che mi dicono di chiamare i vigili del fuoco, perché loro non possono che stanno scaricando con eMule l’ultima stagione de “il bello delle donne” e che hanno una connessione fallata e se usano il telefono, il modem gli si disconnette e non possono vedere alla fine che si ingroppa la più figa.
Sono tentato da raccontargli il finale e mandargli a puttane il mega sorpresone che nasconde una delle più grandi fiction mai prodotte in Italia e poi mi fermo.
Compongo il 115 e mi fanno più domande di quando ho fatto la maturità.
Con gli sbirri focolari,sono stato bravo anche se non avevo studiato un cazzo.
I vigili del fuoco stanno a 15Km da noi, da questo falò di fine estate.
La fine di una stagione va sempre celebrata.
Intanto, le lingue luminose divampano, prendendo d’assalto le piante lì intorno e, udite udite, un'altra macchina a fianco.
Si sente una piccola botta, sono le gomme che esplodono. È la volta di vetri, e il suono è angosciante. La prima macchina che ha preso fuoco, è quasi carbonizzata. Scintille e luci, come un capodanno cinese, illuminano la via buia. Esplodono i vetri dell’altra macchina e la botta si fa più forte.
Dei nigeriani, abitano sul balcone di fronte a dove si svolge l’azione(uno, massimo due metri e le fiamme se le ritrovano in casa), urlano “aiùto ghiamàt la pulasìa”.
Ma la macchina non è la loro, è di Peppe, il padrone del bar.
Vengo poi a sapere che tutte e due le macchine sono sue, una sfiga tremenda.
Dal palazzo a rischio, cominciano ad uscire persone a bizzeffe, tutte quante a spostare la propria auto.
Dopo un quarto d’ora, arrivano i pompieri.
Qui, un attimo di sollievo; i film la raccontano giusta a proposito: quando scoppia il casino, polizia e altre forze dell’ordine, arrivano sempre un secondo dopo la fine.
L’incendio si spegne e tutto torna alla normalità.
Peppe è lì, guarda le sue auto. Dal balcone non riesco a capire quanto sia incazzato.
Tra qualche giorno, saprò se è stato un incidente(magari non c’era acqua nel radiatore, il motore era caldo e bum), oppure qualche figlio di puttana spurgo che frequenta quel cazzo di locale, si è voluto prendere una rivincita.
Sta di fatto, che Cristo sta sempre dalla parte dei più forti.
E ho imparato una grande lezione: i film non dicono il vero.
Se la macchina fosse stata a metano, adesso non sarei qui a scrivere; le schegge delle bombole del gas, sarebbero state peggio di venti granate lanciate in un negozio di cristalli.
Più passa il tempo e più mi chiedo: “Cristo si è fermato a Eboli, ha visto che era una merda ed è scappato… ce l’avrà mai fatto un salto qui da noi???”
Naaaaaaaaaaaaaaa

sabato 8 settembre 2007

RANT: BIOGRAFIA RIUSCITA A 3/4


Ma come cazzo si fa a rimanere concentrati, a scrivere qualcosa di "concreto", quando dell'orribile musica messicano/sentimentale del cazzo esce dalle casse del tuo salotto????


Il momento è arrivato: è uscito il nuovo libro di Chucky P.


"RABBIA".


Che titolo del cazzo; ha a che fare col libro, nel senso che è una citazione di una frase a metà vicenda, ma non c'entra na mazza. Il vero titolo è "RANT: an oral biography of Buster Casey".


Meglio, no?


L'ho divorato, come tutti gli altri libri di Palahniuck.


Ora, come succede per tutte le cose(il mondo è vario e grazie a Satana), ci sarà la divisione tra critica e pubblico, tra lettori affezzionati e novizi.


Rant è un romanzo particolare.


Molto molto lontano dagli schemi di Chuck; la storia è sempre assurda e delirante, come la dura legge Palahniuckiana vuole, soltanto che è lo stile, ad essere "leggermente" cambiato.


Vi spiego; no, non posso.


Dovete leggerlo.


Tramite interviste ad amici, conoscenti, genitori e nemici, L'AUTORE ricostruisce la biografia di questo ragazzo che, alcuni definiscono un deficente ritardato, altri una persona fantastica.


Non esiste narrazione, se non quella delle persone che gli hanno vissuto vicino.


I temi base di sto libro sono, fondamentalmente, il PARTY CRASH: delle macchine che, di notte, si scontrano, seguendo regole e cazzi vari.


Certo, non è così semplice come l'ho descritta, ma metà libro è basato su questa sorta di "sport" che Chuck ha praticato per un po di tempo, annoiandosi, come Egli stesso ha detto.


Forse è questo che non mi ha convinto; le storie di automobili mi stanno sul cazzo.


Altra componente shtrana, anghe nel modo di...


shtrana, anghe per la gènde che si divertiranno veramènde bène


è la parte FANTASCIENTIFICA.


Un idea carina, ma presa, pari pari paro paro, dall'orribile film del cazzo "strange Days" della Bigelow che, già con "near dark" ci aveva corroso i corpi cavernosi.


Ma questa è un altra storia.


Vi chiederete: che cazzo c'ha questo, in testa?


Prima dice che è bello e poi sparla per mezz'ora???


NO NO NO


Il libro è bello, soltanto che non scorre come tutti gli altri.


Quando conocquetti(o conoqui?... devo chiedere al capo cantiere) Palahniuck, il primo libro che leggetti(o lessi? No, quello era l'amante fedifrago di rin tin tin) "Survivor".


Tutt'ora penso che sia il suo miglior libro; è il terzo, scritto dopo "Ivisible monsters"e "Fight Club", anche se tutti pensano che "fight..."sia il primo.


Beh, dicevo che, uno al giorno, per una settimana, me li sono letti tutti.


Ossessionante: non riuscivo a staccarmi da quelle pagine. Ridevo, ridevo e ridevo, emozionandomi e stupendomi di uno stile così sobrio, immediato e filosofico.


Nei vecchi lavori, ogni Sua riga, è una di quelle frasi da maglietta, frasi che col tempo diventano "fatte" e tutti se ne servono.


Se vuoi finire sulel magliette devi prima essere morto.


Visto il nostro scarso livello culturale,l'italia campa di rendita; fottuta eredità romana, tutti quanti ricordiamo soltanto le 3 REGOLE FONDAMENTALI DEL FIGHT CLUB... e non sto a riscriverle.


Il problema è questo: fight club è un bel libro e un ottimo film, ma Chucky ha fatto di meglio.


In pochi lo leggono... ed è male.


BASTA CO STO FIGHT CLUB


Io penso che sia stato Pulp fiction a rovinare il cervello degli italiani.


Alber figurt pensa sia stato proprio fight... e forse ha ragione, la gente ci si è gasata un pochino tanto troppo... intanto nessuno che lo forma, un cazzo di esercito che sovverte il sistema in tutti i modi possibili.


Pazienza: dalle opere alte apprendiamo/ci rimane, soltanto la componente "applicabile" dalla poltrona, o divano, di casa


Chcuk ha il potere di far appassionare alla lettura, anche i più ignoranti.


SIAMO UN CAZZO DI PAESE DI GUARDONI, CHE VIVONO DI VITE ALTRUI: DITEMI CHI NON E' INTERESSATO ALLA STORIA DI UNO CHE, PER FARSI LE SEGHE, SI METTE DI FRONTE ALL'ASPIRATORE DELLA PISCINA E, DOPO DUE ORE DI LUSSURIOSO PIACERE, GLI ESCONO LE BUDELLA DAL CULO?!?!?!?


...E ANDIAAAAAAAAAAAAMOOOOO.


Dubito che ci sia qualcuno in grado di resistere a alla grottesca e tagliente ironia del culattone oregoniano.


SI: CHUCK, COME ELLIS, E' CULATTONE.


Ma lo perdoniamo, è troppo un DIO... o forse è Dio travestito da checca che interpreta un eterosessuale???


Valli a capire, gli Oregoniani.


LEGGETELO E LEGGETELO


Potrebbe tirarvi su il morale... ma non venitemi a dire che "vi ha fatto aprire gli occhi".


Anch'io era uno che, di fronte a opere "illuminanti", perdeva la testa.


Ora ho capito che le cose illuminanti, sono quelle che riesci a capire da solo, senza che nessuno te le insegni... e poi, checcazzo aprite gli occhi, c'è ancora il sole forte.


VIVA L'IGNORANZA: dico dico, faccio faccio, ma quando sento bestemmiare, al bar sotto casa, quei vecchi alcolizzati, penso: loro se la godono più di noi...


ma loro non hanno CHUCY P.
Quassotto il video di Lui che legge "guts", il racconto della budella dal culo, tanto per capirci.
La gente, durante il reading, sveniva.
Chuck diceva loro di trattenere il respiro, dall'inizio alla fine della storia... provateci anche voi.
Purtoppo non si vede un cazzo, quella con la telecamera se l'era infilata su per il "guts"